Goserelin con chemioterapia per preservare la funzione ovarica nelle donne in pre-menopausa con tumore mammario precoce: esiti di mestruazioni e gravidanza


L’insufficienza ovarica e la sterilità precoci in seguito a chemioterapia per il cancro al seno in fase iniziale rappresentano tema di preoccupazione per le giovani donne.
Il ruolo degli agonisti del ormone rilasciante le gonadotropine ( GnRH ) con la chemioterapia nel ridurre l'incidenza della menopausa precoce indotta da chemioterapia rimane incerto e i dati a lungo termine sul recupero della fertilità sono scarsi.

È stata riportata un’esperienza con l'agonista del GnRH Goserelin ( Zoladex ), utilizzato con la chemioterapia per preservare la funzione ovarica e mantenere la fertilità.

Goserelin per via sottocutanea è stato somministrato a donne in pre-menopausa ogni 28 giorni durante la chemioterapia, a partire da 0-14 giorni prima del trattamento.

Il principale endpoint clinico era la ripresa delle mestruazioni dopo la chemioterapia.
Gli altri endpoint erano il tasso di concepimento e il tempo medio alla ripresa delle mestruazioni.

Circa l'84% di 125 donne ha ripreso le mestruazioni con un tempo medio di recupero di 6 mesi ( 1-43 mesi ), incluso il 76% di 71 pazienti di età superiore a 35 anni.

Delle 42 pazienti che hanno tentato la gravidanza, il 71% ( n=30 ) è riuscito a raggiungere la gravidanza.

Al momento della analisi, ci sono state 42 gravidanze e 30 parti di neonati sani.

In conclusione, l'agonista del GnRH, Goserelin, somministrato con la chemioterapia per il cancro al seno in fase iniziale, è associato a un basso rischio di amenorrea a lungo termine indotta da chemioterapia e a un'alta probabilità di gravidanza. ( Xagena2013 )

Wong M et al, Ann Oncol 2013; 24: 1: 133-138

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